XXX SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI -
LUNEDÌ
Antifona d'Ingresso Sal
104,3-4
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.
Lætétur cor quæréntium Dóminum.
Quærite Dóminum, et confirmámini,
quærite fáciem eius semper.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza
e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa'
che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, da nobis fídei, spei et caritátis
augméntum, et, ut mereámur ássequi quod promíttis, fac nos amáre
quod præcipis. Per Dóminum...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Rm 8, 12-17
Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo
del quale gridiamo: «Abbà, Padre!».
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere
secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne,
morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere
del corpo, vivrete.
Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio,
questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito
da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo
Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo:
«Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo
figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio,
coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue
sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 67
Il nostro Dio è un Dio che salva.
Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.
Di giorno in giorno benedetto il Signore:
a noi Dio porta la salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva;
al Signore Dio appartengono le porte della morte.
Canto al Vangelo Gv 17,17
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità.
Alleluia.
+ Vangelo Lc 13, 10-17
Questa figlia di Abramo non doveva essere liberata da questo
legame nel giorno di sabato?
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno
di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da
diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare
diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata
dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si
raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato
quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla:
«Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque
venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di
sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla
mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di
Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni,
non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di
sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si
vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le
meraviglie da lui compiute.
Sulle Offerte
Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo: quest'offerta,
espressione del nostro servizio sacerdotale, salga fino a te e
renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Réspice, quæsumus, Dómine, múnera quæ tuæ offérimus maiestáti,
ut, quod nostro servítio géritur, ad tuam glóriam pótius
dirigátur. Per Christum..
Antifona alla Comunione Sal 19,6
Esulteremo per la tua salvezza
e gioiremo nel nome del Signore, nostro Dio.
Lætábimur in salutári tuo,
et in nómine Dei nostri magnificábimur.
Oppure: Ef 5,2
Cristo ci ha amati:
per noi ha sacrificato se stesso, offrendosi a Dio
in sacrificio di soave profumo.
Christus diléxit nos,
et trádidit
semetípsum pro nobis,
oblatiónem Deo in odórem
suavitátis.
Dopo la Comunione
Signore, questo sacramento della nostra fede compia in noi ciò
che esprime e ci ottenga il possesso delle realtà eterne, che
ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
Perfíciant in nobis, Dómine, quæsumus, tua sacraménta quod
cóntinent, ut, quæ nunc spécie gérimus, rerum veritáte capiámus.
Per Christum.. |